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DopoGP F1 2022 GP di SPAGNA Che PECCATO Charles Vince Verstappen

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BARCELLONA - Un nooo gridato via radio al suo box e il sogno di vincere il GP di Spagna è svanito per Charles Leclerc. Il 27 giro si è rivelato fatale per la Ferrari, che in queste gare aveva mostrato una affidabilità unica e imbattibile, portando sempre in fondo alle gare il monegasco. Con la vittoria di Max Verstappen davanti al compagno Sergio Perez, il mondiale è più aperto che mai con uno zero in casella per Leclerc che compensa i due zeri registrati da Verstappen. La doppietta Red Bull è maturata con un gioco di squadra in cui il team ha saputo giostrare e sopperire al problema tecnico di Verstappen, alle prese con il DRS rotto (l'ala mobile posteriore) e cambiare le posizioni con Perez, andato al comando, dimostrando così di avere in casa due piloti complementari che sopperiscono ai problemi di ognuno.
Ferrari invece deve consolarsi col quarto posto di Sainz dopo che lo spagnolo ha avuto problemi in partenza e sul finire era stato pure superato da Hamilton per la quarta piazza. E parlando di Hamilton e Mercedes, sul podio è salito anche George Russell, con una gara grintosa, priva di sbavature ma, cosa più importante, con un ritmo mostruoso specialmente da parte di Hamilton. Infatti alla terza curva Lewis è stato toccato da Magnussen, è tornato ai box e ripartito con oltre 50 secondi di distacco dal vertice. Il suo ritmo di gara e la risalita fino al quarto posto, a pochi secondi dal compagno Russell, è stata impressionante. Proprio negli ultimi due giri ha dovuto mollare per l'aumento delle temperature che hanno consigliato di tirare i remi in barca e cedere la posizione a Sainz.
Detto del recupero Mercedes, con un Russell che ha messo a dura prova Verstappen, la gara sembrava decisa fin dalla prima curva a vantaggio della Ferrari di Leclerc, partito al palo e rimasto in testa alla prima curva. Il ritmo di gara non era esaltante ma riusciva a controllare Verstappen e Russell mentre Sainz, con la partenza ritardata, era finito subito dietro. Poi il primo episodio chiave al 6 giro Sainz finiva in testacoda e riusciva a ripartire dalla sabbia ma ormai le posizioni di testa erano andate. Due giri dopo, stessa curva, toccava a Verstappen incappare nello stesso errore e perdere la posizione su Russell che reggeva bene il ritmo di Leclerc. Poi il fattaccio: "No, no, noooo" via radio di Leclerc al 27.giro faceva capire qualcosa di grave sulla Ferrari e infatti era costretto al ritiro. "Lunedì il motore sarà a Maranello e faremo una indagine per capire cosa sia successo, per ora non posso dire nè ipotizzare niente" ha detto il responsabile della GES Mattia Binotto. A quel punto, con Russell davanti e Perez in rimonta, Verstappen veniva richiamato ai box per cambiare la strategia, anche perché col DRS rotto non riusciva a superare la Mercedes.
In Red Bull lasciavano il compito a Perez, che eseguiva perfettamente, al pit stop Verstappen passava finalmente Russell e a quel punto la Red Bull chiedeva al messicano di farsi da parte: "Grazie compagno, grazie davvero" ha detto via radio Verstappen a Perez che con questo sacrificio ha mostrato di essere un vero uomo squadra e la Red Bull con una formazione capace di intercambiare i piloti all'occorrenza mentre la Ferrari, perso Leclerc, non aveva Sainz dietro per giocarsi la vittoria, cosa difficile visto che è mancato il passo al di là dell'errore. Domenica prossima si corre a Montecarlo, gara di casa, nel vero senso della parola, di Leclerc con la sua grande voglia di rivincita mondiale. Altri eroi di giornata: Alonso, partito ultimo e arrivato 9 e senza un problema al pit stop poteva fare meglio e Bottas che era 4 con l'Alfa Romeo Sauber che ha concluso 6 col calo di gomme sul finire di gara.
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Ferrari invece deve consolarsi col quarto posto di Sainz dopo che lo spagnolo ha avuto problemi in partenza e sul finire era stato pure superato da Hamilton per la quarta piazza. E parlando di Hamilton e Mercedes, sul podio è salito anche George Russell, con una gara grintosa, priva di sbavature ma, cosa più importante, con un ritmo mostruoso specialmente da parte di Hamilton. Infatti alla terza curva Lewis è stato toccato da Magnussen, è tornato ai box e ripartito con oltre 50 secondi di distacco dal vertice. Il suo ritmo di gara e la risalita fino al quarto posto, a pochi secondi dal compagno Russell, è stata impressionante. Proprio negli ultimi due giri ha dovuto mollare per l'aumento delle temperature che hanno consigliato di tirare i remi in barca e cedere la posizione a Sainz.
Detto del recupero Mercedes, con un Russell che ha messo a dura prova Verstappen, la gara sembrava decisa fin dalla prima curva a vantaggio della Ferrari di Leclerc, partito al palo e rimasto in testa alla prima curva. Il ritmo di gara non era esaltante ma riusciva a controllare Verstappen e Russell mentre Sainz, con la partenza ritardata, era finito subito dietro. Poi il primo episodio chiave al 6 giro Sainz finiva in testacoda e riusciva a ripartire dalla sabbia ma ormai le posizioni di testa erano andate. Due giri dopo, stessa curva, toccava a Verstappen incappare nello stesso errore e perdere la posizione su Russell che reggeva bene il ritmo di Leclerc. Poi il fattaccio: "No, no, noooo" via radio di Leclerc al 27.giro faceva capire qualcosa di grave sulla Ferrari e infatti era costretto al ritiro. "Lunedì il motore sarà a Maranello e faremo una indagine per capire cosa sia successo, per ora non posso dire nè ipotizzare niente" ha detto il responsabile della GES Mattia Binotto. A quel punto, con Russell davanti e Perez in rimonta, Verstappen veniva richiamato ai box per cambiare la strategia, anche perché col DRS rotto non riusciva a superare la Mercedes.
In Red Bull lasciavano il compito a Perez, che eseguiva perfettamente, al pit stop Verstappen passava finalmente Russell e a quel punto la Red Bull chiedeva al messicano di farsi da parte: "Grazie compagno, grazie davvero" ha detto via radio Verstappen a Perez che con questo sacrificio ha mostrato di essere un vero uomo squadra e la Red Bull con una formazione capace di intercambiare i piloti all'occorrenza mentre la Ferrari, perso Leclerc, non aveva Sainz dietro per giocarsi la vittoria, cosa difficile visto che è mancato il passo al di là dell'errore. Domenica prossima si corre a Montecarlo, gara di casa, nel vero senso della parola, di Leclerc con la sua grande voglia di rivincita mondiale. Altri eroi di giornata: Alonso, partito ultimo e arrivato 9 e senza un problema al pit stop poteva fare meglio e Bottas che era 4 con l'Alfa Romeo Sauber che ha concluso 6 col calo di gomme sul finire di gara.
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